Nel mondo di internet ogni giorno nascono progetto, certe volte hanno successo e certe volte no. Oggi abbiamo l’onore di intervistare Lorenzo Ricciutelli, fondatore di Techdot e di tanti altri progetti online di successo, che invece di guardare il benessere delle proprie tasche, mirano ad essere dei progetti validi pensati specialmente per gli utenti finali, senza pubblicità invasive e gestite con etica e trasparenza.
Dietro questo ambizioso progetto c’è Lorenzo Ricciutelli, una figura che con la sua visione e dedizione sta plasmando il futuro del digitale, della seo e delle recensioni di prodotti per la domotica, ma non solo. Oggi, abbiamo l’opportunità unica di sederci virtualmente con Lorenzo per scoprire di più sulle origini di Techdot, gli ostacoli superati e i piani per il futuro. Un’intervista esclusiva per capire la mente e il corpo dietro a un’iniziativa che promette di essere un punto di riferimento nel mondo delle notizie online.
Intervista a Lorenzo Ricciutelli
Iniziamo dall’inizio, Lorenzo. Potresti raccontarci come è nata l’idea di Techdot e cosa ti ha spinto a lanciare questo progetto?
Techdot.it nasce a fine 2023 dopo aver raggiunto dei traguardi incredibili con Domoticafull.it, progetto che continuo a gestire attivamente. Dopo aver maturato oltre 5 anni di esperienza con una delle migliori realtà italiane di seo e marketing online, decido di aprire un’azienda tutta mia. Inizialmente ero un libero professionista “all’antica”, giravo alla ricerca di nuovi clienti, possibili collaborazioni e cercavo di “pagare le tasse” con i pochi clienti che avevo. Ma le cose sono cambiate subito.
Le sfide più importanti che hai affrontato in quel periodo?
Le sfide sono state sostanzialmente due. La prima grande sfida è stata quella a soli 24 anni di dedicare tutto il mio tempo al progetto per la casa intelligente. La smart home è un argomento di nicchia, molto delicato e complesso, gli italiani difficilmente cambiano le loro abitudini, specie se parliamo di abitudini tra le proprie mura domestiche. Con Domotica ho impiegato circa 2 anni ad arrivare ad un vasto pubblico, esperienza che ha raggiunto l’apice nel periodo covid e post-covid, essendo stato uno dei siti web più cliccati del settore. Ora la grande sfida è Techdot. Grazie ai miei collaboratori ho la possibilità di “godermi” di nuovo quel periodo di startup, in cui è fondamentale gestire le finanze nei minimi termini e dedicare ore.. tante ore.. troppe ore al progetto. Per ora l’impegno totale ed una full immersion è l’unico modo che conosco per portare al successo progetti di questo calibro. E la differenza con domotica questa volta è tanta!
Qual è la roadmap per Techdot?
Techdot è stato indicizzato per la prima volta nel 2023, ad ottobre per la precisione, ma è un progetto che coltivo in background da un anno circa. È incredibile come nel giro di 4/5 mesi il sito abbia ricevuto un’ottima considerazione da parte di Google, tant’è che ha iniziato a posizionarlo per importanti ricerche, competendo con big del settore. La roadmap è chiara: attualmente io sono al timone della nave, ma ho due importanti collaboratori che selezionano e scrivono le notizie insieme a me. Ripeto, ora siamo in fase startup e tutto vale: tutti fanno tutto. L’obiettivo è quello di arrivare entro la fine dell’anno almeno su Google News e competere su Discover, avviando collaborazioni con aziende del settore offrendo uno spazio di pubblicità presente, ma comunque poco invasivo per il lettore. I piani del futuro sono semplici: rockeggiare Google, passare ai social con notizie mordi e fuggi del mondo tech, riprendere in mano Youtube che ho abbandonato per mancanza di prodotti validi (di domotica – ndr) e poi riposarmi un po’.
In che modo Techdot si differenzia nel panorama digitale attuale, e quali sono gli elementi distintivi del tuo progetto?
Posso dire che la realtà italiana della pubblicità è veramente orrenda? E intendo proprio le marchettate che vengono fatte sui principali social, da cui ho sempre preso le distanze sia come utente che come azienda. La pubblicità è l’anima del commercio, ma c’è un limite: io voglio differenziarmi in questo, barattando meno guadagni economici, selezionando solo le realtà ed i prodotti che meritano davvero di essere sponsorizzati. A livello techdot, un progetto online che nasce oggi deve sfruttare tutte le tecnologie presenti per cercare di competere anche solo minimamente con big del settore e in alcuni casi testate giornalistiche importanti.. che spesso però scavallano il confine tra contenuti di valore e guadagni facili.
Come gestisci il bilanciamento tra l’innovazione tecnologica e le esigenze degli utenti nel sviluppo di Techdot?
La domanda è molto interessante. Io stesso sono un utente che legge le notizie online. Il 99% delle notizie del mondo tech viene da X (Twitter) e da 2/3 testate americane, notizie che poi vengono prese e riprese – in alcuni casi viene anche cambiato il significato per via di errori nella traduzione. L’innovazione tecnologica è fondamentale per rimanere al passo con i tempi e con le cadenze di pubblicazione, specie noi che siamo in tre, ma l’esigenza di un utente è semplice: informazioni corrette, valide e scritte per l’utente e non per Google. E con una dose normale di pubblicità.
Quali consigli daresti a chi vuole avviare un proprio progetto nel mondo digitale, basandoti sulla tua esperienza con Techdot?
Auguri! Volete lavorare dalla mattina alle 7.30 fino alle 18.30, mettere gli occhiali e vivere seduti su una sedia, al buio, tutto il giorno? Se l’idea non vi fa vomitare potete provare a sviluppare un progetto così 🙂 Ciao!